Domenica 5 giugno inaugura una nuova sezione fotografica permanente all’interno del Museo della Ceramica nel Castello di Spezzano, un’appendice che arricchisce ulteriormente l’allestimento multimediale di Manodopera, “la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto la ceramica”, inaugurata nel 2013 e curata da Francesco Genitoni.
seccoumidofuoco | Sezione fotografica Manodopera
Castello di Spezzano domenica 5 giugno 2016 ore 17
Presentazione del volume seccoumidofuoco Paola De Pietri
dalle ore 15
La Corte delle stampanti
3D Printing Performance “Da MUTINA FECIT al MADE IN ITALY”
omaggio 3D ai partecipanti
con FabLab di Casa Corsini
Segue aperitivo in corte
SI RINGRAZIANO
Casalgrande Padana S.p.A., Ceramiche Atlas Concorde S.p.A., Gruppo Atlas Concorde S.p.A., Cotto d’Este, Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A., Florim Ceramiche S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena | Manodopera
Info: 0536.833412, cultura@fiorano.it, Castello Spezzano
Manodopera, sezione del Museo della Ceramica al Castello di Spezzano, è stata inaugurata nel 2013 dal Comune di Fiorano Modenese con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, sponsor istituzionali Acimac, Cerarte, Confindustria Ceramica, Società Ceramica Italiana.
Già nel titolo, Manodopera, e sottotitolo, L’uomo nobilita il lavoro, sono dichiarati gli obiettivi della nuova Sezione multimediale: “raccontare la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto la ceramica del Distretto modenese-reggiano”.
Ancora nel 2013 il Comune di Fiorano, in collaborazione con Confindustria Ceramica, ha affidato a Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea l’incarico di aggiornare la documentazione relativa alla produzione ceramica negli stabilimenti dei gruppi Atlas Concorde, Casalgrande Padana, Florim e Panaria. Paola De Pietri, fotografa che predilige l’indagine dello spazio e del tempo nel paesaggio, nei 18 scatti presentati in questo volume con grande libertà ha dato la sua lettura del paesaggio all’interno degli stabilimenti ceramici di oggi. Le squadre di uomini e donne del secolo scorso sembrano estromessi dai grandi macchinari robotizzati. In realtà ci sono ancora, anche se meno numerosi di una volta, dietro le quinte, dove si progettano e commercializzano i prodotti. E ci sono ancora tutti, idealmente, dentro le scatole che compongono i tre tavoli/pallet posti di fronte alle fotografie di Paola De Pietri nell’esposizione permanente seccoumidofuoco al Castello di Spezzano. Qui tutti loro, attraverso link reali e virtuali, danno vita a un dialogo che racconta l’importanza della propria storia. Documentarla e mantenerla fermento attivo è uno degli impegni che Manodopera ha assunto e porta avanti anche con seccoumidofuoco.
Francesco Genitoni, Curatore del Progetto Manodopera
Argille, caolini, sabbie e feldspati e altre materie prime sono alla base delle “ricette” delle ceramiche. Attraverso operazioni che ricordano procedimenti alchemici sono trasformati grazie a una sapienza e una tecnica che arrivano dal nostro lontanissimo passato. Le foto in progetto non hanno lo scopo di essere una spiegazione esaustiva dei nuovi e innovativi processi produttivi dell’industria ceramica, ma suggestioni sulla complessità e l’origine di un processo dove l’uomo è ora chiamato a partecipare soprattutto come controllore e supervisore.
Paola De Pietri
Paola De Pietri è nata a Reggio Emilia, dove vive e lavora. Si dedica alla fotografia dagli anni novanta. Numerosi i progetti di osservazione del territorio e di riflessione su dinamiche sociali. Sue opere sono state presentate in importanti esposizioni personali e collettive in Italia, in Europa e in Cina. Nel 2009 vince il premio triennale Albert Renger-Patzsch per la pubblicazione del volume fotografico To face.